IL MEGAFONO SOCIALE

La nostra idea di sostenibilità si fonda sulla consapevolezza dell’esistenza di quattro tipi di sostenibilità che le aziende devono sempre tenere in considerazione: 

  • Sostenibilità economica, ossia le aziende possono avere un impatto positivo sulla società proprio a partire da quello che sanno fare meglio: il business.
  • Sostenibilità sociale: come diceva Antoine Riboud, uno dei fondatori di Danone, «nessuna azienda può prosperare in un deserto», «la responsabilità di un’azienda non si ferma alle porte degli uffici», ma deve farsi carico delle cause localmente più rilevanti e urgenti.
  • Sostenibilità ambientale: come recita la nostra vision aziendale One Planet. One Health, non ci può essere salute delle persone senza una Pianeta in salute.
  • Sostenibilità etica: tutto ciò va realizzato tenendo un comportamento che non solo rispetta le leggi e le regole ma in alcuni casi ne è anticipatore, finanche ad influenzare Istituzioni e altre realtà. 

Sostenibilità che, per Danone, non può escludere l’ambito della salute, così come nella nostra mission aziendale.

Nel 1972 l’amministratore delegato di Danone, Antoine Riboud, delineò nell’ormai celebre «discorso di Marsiglia», una visione per l’azienda, in cui gli obiettivi economici e sociali sarebbero stati interdipendenti. Si trattava di un pensiero visionario - in anticipo sui tempi - e da allora questo duplice progetto, economico e sociale, è stato al cuore della missione di Danone.

In linea con questo spirito, nel 2022 Danone Italia ha trasformato il proprio statuto in Società Benefit, entrando inoltre a far parte del movimento B Corp e accelerando questa vocazione a generare impatti positivi sulle persone e la società, per non essere più estrattivi ma, appunto, rigenerativi.

È da questa visione del ruolo e della responsabilità delle aziende che nascono progetti di rilevante impatto sociale, che Danone promuove associando i propri brand – e i rispettivi asset – ad una causa sociale.

IL DUPLICE PROGETTO IN AZIONE: ACTIMEL, DANACOL, DANETTE E FORTINI

Un primo esempio di attivazione di questo modello è stato promosso dal brand Actimel, che da sempre offre un beneficio di rafforzamento del sistema immunitario. L’idea nasce durante il periodo della pandemia, quando, partita la campagna vaccinale, si manifestò la difficoltà di garantire a tutti, soprattutto anziani e fragili, l’accesso ai centri vaccinali. La scelta del partner è ricaduta su Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. L'azione si è concretizzata nel sensibilizzare e portare oltre 6 mila anziani nei centri vaccinali, con il supporto mediatico di un ambassador quale Leonardo Bonucci, allora capitano della nazionale italiana di calcio vincitrice agli Europei.

L’iniziativa successiva si è sviluppata intorno al brand Danacol che, con i suoi steroli vegetali favorisce la riduzione del colesterolo. Il brand Danacol ha abbracciato una causa sociale rilevante, quale la prevenzione delle malattie cardiovascolari, trovando nel Policlinico Gemelli un partner di grande rilevanza e credibilità. È nata così l’iniziativa «Il mese del cuore» che intende portare la prevenzione in tutto il Paese: dopo le edizioni d Roma e Milano, nel 2024 si è raggiunto anche il Sud con una tre giorni a Eboli con check up gratuiti sugli 8 fattori di rischio. . Naturalmente grazie ad un ambassador d’eccezione come Elio, che ha sposato appieno la causa diventandone un convinto sostenitore.

Il modello “Dual Project”è stato successivamente applicato a Danette, brand iconico simbolo di gioia, inclusione, condivisione, che ha scelto di impegnarsi a supporto di una causa sociale importante: il riconoscimento del valore potenziale della diversità e dell’autismo. Il partner ideale è stato individuato in PizzAut, progetto innovativo di inclusione sociale. La campagna ha preso forma tramite il riadattamento del famoso jingle di Danette in un video musicale che ha avuto per protagonisti Nico Acampora, i ragazzi di PizzAut e due ambassador del calibro di Elio e Germano Lanzoni. Con il contributo di Danette è stato possibile inaugurare un nuovo ristorante PizzaAut, interamente gestito da ragazzi autistici.

Un altro esempio di applicazione del Dual Project di Danone è quello realizzato con il brand Fortini di Nutricia che, insieme all’Associazione non profit Animenta, ha promosso 25 laboratori creativi ospitati all’interno della sede di Danone Italia di Milano, per offrire un supporto concreto a chi vive un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA). In questo contesto, i corsi di creatività, di teatro e di scrittura (accanto a laboratori informativi dedicati alla nutrizione) risultano come strumenti potenti nel percorso verso la guarigione e il benessere per le persone affette da DCA.
Sulla scia dei bisogni e delle emozioni emerse durante i “Laboratori dell’anima”, è nata la campagna di sensibilizzazione “Non è il cibo il mio disturbo alimentare”, pensata e diretta da Ambra Angiolini con la collaborazione di Animenta e Jolanda Renga, per creare sensibilizzare le persone sul fatto che i DCA non si trovano né si curano esclusivamente a tavola, poiché non sono semplicemente una questione legata al cibo.